Come Organizzare Un Trekking

Nel nostro blog abbiamo parlato più e più volte dell’argomento trekking. Sì, perchè per la maggior parte dei viaggiatori professionisti non c’è nulla di più emozionante di prendere uno zaino, mettersi un paio di scarpe comode e avventurarsi a piedi per il mondo. Ma come si organizza, esattamente un trekking? È una domanda che ci è stata posta spesso, soprattutto da coloro che non ne hanno mai effettuato uno e sono curiosi di avvicinarsi a questa attività. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere questo pezzo, con l’intento di dare dei suggerimenti e dei consigli che è bene tenere a mente nel momento in cui si decide di imbarcarsi in un trekking. Vi auguriamo una buona lettura!

organizzare un trekking

Non esiste una guida per organizzare un trekking

Partiamo da una premessa: non esiste una guida per fare un trekking. Nonostante ci siano alcuni aspetti da curare e da tenere in considerazione, prima di partire (e li toccheremo tutti, non preoccupatevi), la cosa importante da capire è che non esiste un piano di azione che vi garantirà di avere un trekking di successo. Come mai? Semplice, perchè ci sono una miriade di variabili che vanno tenute in considerazione ed è praticamente impensabile riuscire ad essere pronti a tutto. Potrebbe piovere o fare caldo, il sentiero potrebbe essere diverso da quello che vi aspettate, potrebbe essere interrotto ad un certo punto e costringervi a tornare indietro e così via. Insomma, come vedete ci sono diversi elementi che possono intervenire per sconvolgere i vostri piani e l’unica cosa che è realmente possibile fare è quella di prepararsi alle evenienze principali e accogliere con un sorriso ciò che non era stato previsto. 

Scegliere la difficoltà del percorso

La prima cosa che va assolutamente fatta quando si decide di fare un trekking è quella di decidere la difficoltà dei sentieri che si percorreranno. Questo è molto importante, perchè se non si è preparati, sia fisicamente che mentalmente, l’ambiente naturale può mettere i bastoni tra le ruote con estrema rapidità. Per fare ciò potete consultare, ad esempio, blog e siti che parlano di esperienze dirette di un sentiero, che raccontano un viaggio realmente compiuto (o potete chiedere qui nel gruppo). Una volta che avete idea di quello che vi aspetta e vi sentite preparati, potete dare uno sguardo alla cartografia dei sentieri. Qui sarebbe importante essere in grado di leggere la mappa in maniera corretta e selezionare la via che più si addice alle vostre esigenze.

Per esempio, una strada indicata con dei tratti separati di qualche millimetro segnala la presenza di un sentiero scosceso, tendenzialmente molto tecnico, mentre una sottile linea continua è sinonimo di strada bianca o forestale, poco impegnativa.  

Come imparare tutto ciò? È possibile consultare la legenda della mappa stessa se presente, oppure cercare informazioni sul web: la cartografia è un linguaggio universale.

Trekking

Decidere il periodo e prenotare le ferie

Ora che avete delineato il percorso e scelto i sentieri che percorrerete, è il momento di decidere il periodo in cui affronterete il trekking. Per alcuni questo non rappresenta nemmeno una variabile, mentre per chi ha diverse possibilità può diventare difficile scegliere il momento giusto. Il nostro consiglio generale è quello di affrontare i trekking in primavera o verso l’inizio dell’autunno. Queste due stagioni, infatti, sono caratterizzate tendenzialmente da un tempo caldo e giornate lunghe, pur senza dover subire le alte temperature portate dall’estate. Se potete, evitate l’inverno, che con le sue poche ore di luce e pochi gradi non è il miglior compagno i viaggio che si possa desiderare.

Radunare i compagni di viaggio e prepararsi a partire

Ora che avete in mente anche il periodo, è il momento di recuperare i propri compagni di viaggio. Specialmente se si tratta di uno dei vostri primi trekking, un viaggio in compagnia può togliere l’ansia e le preoccupazioni che caratterizzano le prime uscite. Assicuratevi di essere tutti sullo stesso livello, più o meno, o di aver scelto un percorso che vada bene anche alla persona meno in forma del gruppo: il trekking di gruppo è meraviglioso solo se tutti possono apprezzarlo.

Organizzare il materiale: cosa non si può lasciare a casa?

Il tempo passa e il momento della partenza si sta avvicinando. Tutto è pronto: avete scelto il percorso, avete deciso quando andare e anche i compagni di viaggio. Ci siamo! Manca solo una cosa: lo zaino. Organizzare uno zaino da trekking può non essere un’impresa facile, specialmente se si è dei novizi. Tuttavia, durante il corso dell’anno abbiamo dedicato diversi articoli a questo argomento, quindi avete tutte le informazioni che vi servono per poter riuscire a riempire il vostro zaino nella maniera  migliore possibile. Giusto per fare un “refresh” di ciò che troverete sugli altri pezzi, ecco qua una breve lista di ciò che non può assolutamente mancare.

  • Kit di pronto soccorso, per essere sempre sicuri e pronti ad ogni evenienza
  • Riserva idrica e alimentare, per non finire la “benzina”
  • Una mappa del territorio in cui vi muoverete
  • Un asciugamano in microfibra
  • Vestiti di ricambio, con particolare attenzione alla biancheria intima
  • Giacca antivento impermeabile (consigliamo il Goretex), in caso di pioggia o maltempo
  • Telefono cellulare o dispositivo SPOT per rimanere in contatto
  • Diario di viaggio, per tenere traccia delle proprie avventure e fermare i ricordi

organizzare un trekking

Pronti per partire: Buon viaggio!

Se avete seguito le indicazioni fino a questo punto siete quasi pronti per partire. Il percorso è tracciato, il periodo è stato deciso, i compagni di viaggio già scalpitano per l’inizio dell’avventura e il vostro zaino è pieno. Ora non resta che godervi queste emozioni nella maniera più piena possibile e godervi il viaggio.

 

Aspettate un attimo, manca una cosa!

Manca ancora una cosa, prima di poter partire. Non dimenticatevi la macchina fotografica, altrimenti come farete ad inviarci le foto che raccontano le vostre avventure una volta tornati? 😉 Ecco, ora siete ufficialmente pronti: buon divertimento!

 

Articolo di Daniel Zanatta

 

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Redazione Zaino in Viaggio

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