Le gare di trail running sono ogni giorno di più. Nascono 100 miglia come un tempo nascevano le 5 chilometri e, purtroppo, il numero al quale possiamo partecipare è pur sempre limitato.
Ci sono, tuttavia, delle gare che sembrano essere nel mirino della maggior parte degli appassionati di corsa sui sentieri. Vediamole!
1. UTMB
L’Ultra Trail Du Mont Blanc è la regina delle corse in montagna. 171 chilometri intorno al Monte Bianco, da percorrere in un tempo massimo di 46,5 ore. Partendo da Chamonix, la gara attraversa Francia, Svizzera ed Italia, per tornare poi al punto di inizio. Solitamente si svolge a settembre ed è la manifestazione sportiva di trail running con più partecipanti in assoluto. Oltre 2300 persone si presentano alle 17 del pomeriggio, ora di inizio, e, l’anno scorso, solo 1468 hanno portato a termine questa impresa. Come mai? Oltre alla lunghezza, anche il dislivello miete molte vittime. Sono più di 10 mila i metri di salita che i corridori devono percorrere.
2. Western States 100
La prima cento miglia mai inventata, la gara che si perde nella leggenda. La storia vuole che la Western States 100 fosse una competizione di cavalli e che, Gordy Ainsleigh, non avendone a disposizione uno, decise di percorrerla a piedi, riuscendo nell’impresa di arrivare all’arrivo, senza essere l’ultimo dei concorrenti in gioco. Da quel giorno, la gara si è trasformata nella corsa di trail running per eccellenza, diventando il sogno di tutti gli amanti dei sentieri. Partendo da Squaw Valley, il percorso si sviluppa tendenzialmente in discesa. Questo non deve trarre in inganno: a parte la salita iniziale, conosciuta con il nome di Escarpment, a metà del tragitto si trovano i famosi canyon, che mettono alla prova le gambe di qualsiasi runner. L’arrivo è situato ad Auburn e gli ultimi 400 metri vengono percorsi su un campo di atletica. La pista rossa ha visto un sacco di drammi, primo fra i quali quello di Brian Morrison nel 2006: avendo condotto in prima posizione tutta la gara, il giovane Brian era arrivato senza un briciolo di forza a soli 200 metri dalla fine. Il corpo ha ceduto e il suo team è dovuto intervenire per aiutarlo a raggiungere la linea d’arrivo. Purtroppo, questo non è ammesso dal regolamento e a Brian è stato assegnato un DNF (did not finish). Dieci anni dopo, il corridore è tornato ed è riuscito a concludere la corsa.
3. The Barkley Marathons
La corsa più dura e misteriosa del pianeta, senza ombra di dubbio. La Barkley Marathons è una gara che si tiene a Frozen Head State Park, Tennessee. Ogni anno, solo 40 partecipanti sono ammessi e la procedura di iscrizione è alquanto particolare. Infatti, per poter partecipare si deve inviare una richiesta via mail, ad un indirizzo noto a pochi, in un giorno preciso, anche questo noto a pochi. Una volta che Laz, l’organizzatore e simbolo della gara ha approvato la richiesta di un atleta, questo riceverà una lettera di condoglianze, per essere stato scelto. La competizione inizia ad un orario casuale di un giorno prestabilito ed è Laz stesso ad annunciare la partenza, accendendo una sigaretta. Sembra surreale, per chi non ne ha mai sentito parlare, eppure è una delle corse più ambite al mondo. Il percorso è costituito da 5 giri di 32 chilometri ciascuno. Le condizioni particolarmente brutali, come l’assenza totale di assistenza, la non marcatura dei sentieri, sezioni dove è necessario arrampicarsi, il passaggio in un canale di una prigione e il tempo limite di 60 ore hanno fatto sì che in 31 edizioni, solo 15 persone siano riuscite a portare a termine l’impresa. Recentemente, Gary Robbins, molto amato dalla community online di trail runners, ha fallito per soli 6 secondi, completando il quinto giro e raggiungendo l’arrivo in 60:00:06.
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ZAINO IDRICO: ECCO I MODELLI MIGLIORI
Articolo di Daniel Zanatta