Zaino da Trail Running: 7 Caratteristiche Fondamentali

Ogni corridore di montagna che si rispetti, il sabato o la domenica mattina ha un appuntamento fisso con i sentieri, per fare il famoso “lungo”: un allenamento che può raggiungere anche le 5 ore e che serve per migliorare la resistenza, passare del tempo in mezzo alla natura e scaricare lo stress che ha accumulato. Per questa occasione, è immancabile lo zaino da trail running, fidato compagno di avventure, indispensabile per affrontare le diverse sfide di questo sport.

All’inizio può essere difficile scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, ma ci sono delle linee guida che possono aiutarti in questa scelta.

Vediamo quali sono le caratteristiche e gli accessori che ogni zaino da trail running dovrebbe avere.

zaino da trail running

#1 Leggerezza

Correre è già faticoso di suo, se poi ci si carica sulle spalle del peso inutile, l’esperienza ne risente parecchio. Le grandi marche, come KalenjiSalomon e Ultimate Direction, propongono dei modelli di zaini da trail running molto leggeri, che aderiscono bene al corpo e che sembra di non averli addosso. Questo consente di concentrarsi sulla corsa, sui propri movimenti e di non essere distratti da un fastidio superfluo e dalla sensazione di “avere un peso sulle spalle”.

Kalenji

kalenji

Ultimate Direction

ultimate

#2 Spaziosità

Pur essendo leggero, lo zaino deve poter contenere un buon numero di oggetti, specialmente se lo si intende usare durante gare molto lunghe.

È vero, esistono dei modelli disegnati appositamente per avventure di molti chilometri, ma anche lo zaino che si usa regolarmente è bene che sia capiente. In particolare, 15 litri è il minimo indispensabile, soprattutto durante le stagioni più fredde, dove si ha la necessità di portare più materiale.

#3 Comodità

Collegata alla spaziosità, la comodità influisce parecchio sulla scelta di uno zaino da trail running.

Non si tratta solamente delle sensazioni che riesce a dare, ma anche dell’accessibilità dei vari compartimenti. L’ideale è trovare uno zaino che permetta di accedere a tutte le tasche, senza doverlo togliere ogni volta.

Un prodotto di qualità presenta sempre due scomparti laterali, che sono a portata di mano. La maggior parte dei modelli ha sempre due tasche davanti, dove si possono sistemare facilmente delle flask d’acqua e i gel.

#4 Tasca per il camelback

Il camelback è la scelta principale per idratarsi durante le escursioni più lunghe. Si tratta di una sacca riempita d’acqua (ne esistono di diversa portata), che viene riposta nello zaino e da cui ci si può abbeverare mentre si corre, attraverso un tubo.

CamelBak

camelback

 

Un buon zaino da trail running ospita il camelback in uno spazio separato dal resto del materiale, in modo da non fare un disastro, nell’evenienza in cui l’acqua dovesse fuoriuscire.

zaino da trail running

#5 Un fischietto

Il fischietto è uno strumento utilissimo da avere sempre con sé, per segnalare la propria posizione in caso di pericolo. Infatti, urlando perderemo presto la voce e le speranze. Un fischietto, invece, funziona in qualsiasi circostanza ed emette un suono facilmente riconoscibile.

Nathan, Ultimate Direction, Montura e Salomon sono note per incorporare sempre questo dispositivo di segnalazione nei loro zaini da trail running. Solitamente viene posizionato sulla tasca frontale destra, in modo che possa essere utilizzato tempestivamente.

#6 Allaccio frontale

Qualsiasi forma di allaccio frontale va bene. Ad esempio, Salomon utilizza la classica clip da cartella, mentre Kalenji si affida ad un sistema di lacci. L’importante è che lo zaino sia aggiustabile anche sul petto e che possa essere regolato in base alla propria corporatura. Inoltre, un’allacciatura frontale permette di ridurre il movimento dello zaino e di farlo aderire meglio al corpo.

#7 Facilmente lavabile

Correndo si suda: è inevitabile. Dopo un paio di usi, lo zaino da trail running va lavato, sia per eliminare l’odore, sia per evitare la proliferazione di batteri. Quando decidi di fare l’acquisto, controlla l’etichetta e guarda se è lavabile a 30 gradi. In questo modo potrai metterlo in lavatrice assieme al delicato abbigliamento tecnico.

Come abbiamo visto, lo zaino da trail running è un must per il corridore di montagna che si dedica alle lunghe distanze e va scelto con cura.

Ora che abbiamo dato uno sguardo alle caratteristiche fondamentali che un buon zaino da trail running deve assolutamente avere, è arrivato il momento di dedicarci all’analisi di alcuni modelli che hanno colto la nostra attenzione. Solitamente, quando si partecipa alle gare, ma anche semplicemente facendo un giro in montagna, è facile notare come la maggior parte delle persone ricorra essenzialmente agli stessi zaini. Questo accade, sicuramente, per via del marketing molto accentuato portato avanti da alcune aziende, ma anche e soprattutto per via della qualità di questi prodotti.

Vediamo, dunque, quali sono gli zaini da trail running che devi assolutamente conoscere e considerare al momento dell’acquisto.

#1 Salomon Adv Skin

Salomon_Adv_Skin

Il modello di punta della casa francese. Si tratta dello zaino da trail running più famoso al mondo, utilizzato da praticamente tutti gli amanti di questo sport. Disponibile in diverse dimensioni, fino ai 12 litri, permette anche ai corridori di montagna più esigenti di avere con sé tutto il materiale che desiderano. Proprio la sua capienza è stato il fattore che lo ha fatto diventare noto anche a chi pratica trekking e, per le escursioni più corte, preferisce avere sulle spalle un peso inferiore.

Ogni tasca è facilmente accessibile anche durante la corsa e questo, per chi pratica trail running, è un aspetto davvero interessante. Come dice il nome, sembra proprio di indossare una seconda pelle: lo zaino rimane ben “attaccato” alla schiena ed è impossibile avvertire qualsiasi sbalzo anche durante le discese più veloci. Sul davanti è possibile portare due soft flasks da mezzo litro e, eventualmente, una sacca idrica è installabile sulla tasca posteriore. In altre parole, a pieno regime, l’Advanced Skin permette di portare con sé 3,5/4 litri d’acqua. Anche con un carico simile, il comfort non diminuisce e la sensazione di compattezza non va certo diminuendo. All’altezza delle tasche per le borracce, possiamo trovare diversi scomparti, alcuni chiusi tramite zip, altri lasciati aperti. I primi, chiaramente, sono stati pensati per contenere cellulare, chiavi di casa e documenti; i secondi, invece, servono per il trasporto di gel, barrette e qualsiasi altro oggetto che deve essere facilmente accessibile. Non preoccupatevi, comunque, anche sui terreni più tecnici è raro che un accessorio scivoli fuori.

Sulla parte posteriore, troviamo due ampie tasche. Una, accessibile anche durante la corsa, è stata pensata per la classica giacca a vento e per tutti gli strumenti che possono tornare utili, ma che, generalmente, non vengono utilizzati. Infine, lo scomparto più interno può essere usato, come abbiamo visto, per una sacca idrica. Tuttavia, se si decidesse di contare solamente sulle borracce frontali, si avrebbe a disposizione un’altra tasca molto grande, nella quale riporre altro materiale.

#2 Dynafit Enduro 12

Dynafit enduro

Continuiamo questa “classifica” degli zaini da trail running più utilizzati con il modello Enduro, di Dynafit. Anche in questo caso, prendiamo in considerazione la versione da 12 litri, ma sappiate che è disponibile anche un modello da 8 ed uno da 4.

A differenza di Salomon, Dynafit ha puntato molto sulle tasche a chiusura con zip. Già nella parte frontale, la più importante per ogni trail runner in quanto è quella con cui si interagisce maggiormente, possiamo notare due scomparti molto ampi, entrambi chiusi con una cerniera. A qualcuno potrà far storcere il naso, dato che chiudere una zip mentre si corre non è di certo comodo. Tuttavia, siamo convinti che molti apprezzino questo aspetto, in quanto dà la sicurezza di avere tutto il materiale ben saldo e al sicuro.

Sulla parte anteriore, c’è la possibilità di inserire due borracce (o soft flasks) da mezzo litro ciascuna. L’Enduro ha mostrato buone caratteristiche anche in discesa, mantenendo praticamente a zero il fastidio generato dal movimento dello zaino, che in altri modelli rappresenta un serio problema.

Sul retro troviamo un’ampia tasca, chiusa con uno strap molto lungo. Al suo interno, un piccolo scomparto per inserire il proprio telefono: non la soluzione più pratica, in quanto il cellulare non rimane a portata di mano, ma di sicuro non rappresenta un problema.

Un ottimo modello, usato da moltissimi trail runner, che consigliamo almeno di provare.

#3 Nathan Vaporshadow

Nathan Vaporshadow

La medaglia di bronzo di questa classifica non poteva che andare al modello Vaporshadow, di Nathan, una famosa azienda americana specializzata nella produzione di accessori per l’escursionismo ed il trail running.

Questo zaino da trail running presenta un setup molto leggero e dinamico, grazie alle sue molteplici chiusure frontali, che permettono di ottenere una stabilità e senso di “avvolgimento” senza pari. Con questo modello, la sacca idrica da due litri è integrata, ma può essere rimossa all’occorrenza, sia per viaggiare più leggeri, sia per quando è sufficiente la scorta di liquidi data dalla soft flask. Come mai solo una? Perché il Vaporshadow è un po’ diverso dagli altri modelli di zaino da trail running. Infatti, all’altezza del petto troviamo un solo alloggio per la borraccia (lato sinistro), mentre dall’alta parte (lato destro) c’è una tasca con cerniera, perfetta per il trasporto del cellulare e delle chiavi di casa. Sui lati, troviamo due tasche con chiusura a zip, che permettono di contenere facilmente un cellulare, anche di dimensioni importanti. Solitamente, tuttavia, questi scomparti sono pensati per il cibo e tutti gli accessori che vengono utilizzati frequentemente.

La tasca più grande, chiaramente, si trova all’altezza della schiena. In questo caso, lo scomparto non è raggiungibile agevolmente senza togliere lo zaino. Siamo consapevoli che questo rappresenta un piccolo difetto, ma con qualche “acrobazia” è possibile prendere l’oggetto di cui si necessita, anche continuando a correre. Ci vuole un po’ di pratica e “sensibilità”, ma con il tempo diventerà un’operazione facile.

Questi sono i modelli che più ci hanno colpito, per quanto riguarda gli zaini da trail running. Chiaramente, non si tratta di prodotti dedicati esclusivamente a questa disciplina. Dal nostro punto di vista, anche chi si limita a fare escursioni in montagna di breve o media durata può beneficiare di uno zaino più leggero, dinamico ed agile. Avete mai provato uno di questi modelli?

Se sì, come vi siete trovati? Fatecelo sapere!

 

Articolo di Daniel Zanatta (Trail runner)

 

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Redazione Zaino in Viaggio

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