Il viaggio non è solamente una vacanza, anzi, non lo è quasi mai. La maggior parte delle volte si parte per riscoprire se stessi, per prendersi cura del proprio essere e per ritrovare le energie, rincominciando la propria vita e la propria quotidianità con più carica una volta tornati. Questo porta, necessariamente, al dover discutere quale sia la migliore via per viaggiare. Conviene andare sempre con qualcuno o ci sono dei casi in cui partire da soli resta la soluzione migliore? I singoli casi sarebbero troppi da esaminare e per questo motivo, in questo articolo, parleremo del perchè si decide di viaggiare da soli, quando è il momento giusto per partire e, soprattutto, come approcciare il cammino in solitaria, rispetto a quando si è in gruppo. Buona lettura!
Come viaggiare da soli?
Viaggiare da soli può essere molto affascinante, ma può anche generare un po’ di paura, specialmente se sono le prime volte che ci si dedica al cammino in solitaria. Per questa ragione è necessario prendere in mano la situazione prima della partenza e vedere quali sono i cambiamenti che si devono apportare al nostro modo di viaggiare rispetto a quando si parte in gruppo.
La prima cosa che si deve sempre tenere a mente è la sicurezza e il fatto che a casa ci sono delle persone che si preoccupano e che ci aspettano. In base alla tipologia di viaggio vi sono dei sistemi diversi per tenersi in contatto con i propri cari e fare sapere loro che le cose stanno procedendo per il verso giusto. Se si decide di intraprendere un cammino da soli, specialmente se impegnativo, è molto importante portarsi dietro un GPS che permetta a chi è a casa di monitorare la propria posizione. In questo modo, chi ci aspetta potrà sempre sapere dove ci troviamo e come sta procedendo il nostro percorso. Per fare ciò si può ricorrere a diverse soluzioni. Per esempio, esiste un apparecchio chiamato SPOT, che permette di attivare un segnale GPS, offrendo un link per poter accedere alla nostra posizione da qualsiasi device. Lasciando quel link ai propri cari, li si avrà sempre con sé. Inoltre, SPOT permette, in caso di difficoltà, di lanciare un segnale di aiuto via radio e un sms, nel caso ci sia campo, ad un numero di emergenza. In questo modo sarete tutti più sereni nell’avventura.
Ovviamente, vicino all’utilizzo di SPOT, si possono affiancare dei segni lasciati lungo il percorso. Un esempio lampante è quello di compilare i quaderni che si trovano in cima alle cime delle montagne o lungo determinati percorsi. In questo modo, nel caso di un problema, sarà possibile rintracciare gli spostamenti e venire soccorsi più facilmente.
In ogni caso, ci sono delle altre linee di sicurezza da applicare quando si viaggia da soli. La prima su tutte è, nel caso si andasse all’estero, di attivare un servizio telefonico specifico. In questo modo sarà possibile comunicare con chi resta a casa. In alternativa, si può utilizzare il wifi pubblico, sempre più diffuso in molte città, specialmente nelle capitali. Questa può anche essere una buona occasione per condividere il viaggio che state facendo sui canali principali, come Facebook e Instagram, in modo da poter rendere partecipi e tranquille molte più persone.
Quando partire per un viaggio da soli?
Non esiste un momento migliore di un altro per andare in viaggio da soli. Ovviamente, le stagioni più calde permettono di avere un percorso più facile e di potersi godere maggiormente i panorami, senza doversi preoccupare di correre ai ripari per il freddo o dover rientrare presto per via delle giornate corte. In ogni caso, siate certi di programmare il viaggio in solitaria con largo anticipo, in modo da potervi preparare per tempo in base alle condizioni atmosferiche del posto. Tendenzialmente, la maggior parte dei viaggi da soli vengono fatti in estate. Questo per due ragioni, essenzialmente. In primo luogo perchè, come abbiamo già detto, le temperature lo consentono e lo facilitano. Ma non solo. Infatti, l’estate simboleggia sempre quel periodo di transizione da un anno di lavoro all’altro. Fare un bel viaggio in solitaria può essere un modo interessante per festeggiare il passato e guardare al futuro con energie fresche.
Insomma, partire da soli può essere fatto in qualsiasi momento. Pianificate con cura e sarete pronti.
Perchè viaggiare da soli?
Rispondere esaustivamente a questa domanda può essere molto complicato. Magari non avete nessuno con cui andare, ma non volete rinunciare ad un bellissimo viaggio, oppure desiderate riscoprire o scoprire voi stessi. Insomma, le possibilità che vi stiate mettendo in cammino non sono poi poche e ci farebbe molto piacere se le condivideste con noi.
Durante il corso della storia sono tanti i personaggi che sono entrati nelle nostre memorie per le loro avventure in solitaria. Molti di questi sono racchiusi in racconti e romanzi di scrittori famosi, come abbiamo già illustrato una volta, parlando dei libri migliori da leggere se si ama viaggiare. La cosa in comune, però, che queste persone avevano, era una intrinseca e ruggente volontà di vivere la vita alle proprie condizioni.
Insomma, riappropriandosi di sé viaggiando hanno scoperto una dimensione completamente nuova di ciò che erano, ottenendo sempre dei grandi cambiamenti nella propria vita. Cosa altro si potrebbe desiderare da un viaggio? Non pensiamo ci sia qualcosa che abbia più valore rispetto al miglioramento di sé e alla propria scoperta.
Il viaggio fa esattamente questo, andando a mostrarci lati di noi che non conoscevamo. Ovviamente, ciò accade anche con i viaggi in compagnia, ma pensiamo che andando da soli si possa accedere ad una dimensione totalmente diversa. Per questo motivo comprendiamo l’esigenza di mettersi in cammino da soli ogni tanto, di poter sentire il desiderio di allontanarsi dagli altri per avvicinarsi un po’ di più a se stessi. In questo modo si farà un favore non solo al proprio ego, ma anche alla comunità in cui viviamo. Infatti, ogni nostra trasformazione si propaga all’esterno, interessando tutte le persone che ci vogliono bene. Il ritorno sarà un evento magico, perchè aprirà porte di cui neanche si sapeva l’esistenza.
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Articolo di Daniel Zanatta