Molte persone associano il viaggio con la scoperta e riscoperta di se stessi, con il mettersi nei panni di un’altra civiltà, un’altra cultura, con pensieri, idee, tradizioni diverse.
E cos’è leggere libri di viaggio se non vivere per alcune ore seguendo pensieri che non sono i nostri stessi pensieri?
Ho sempre pensato che leggere ci permettesse di viaggiare anche quando siamo fermi nello stesso luogo. Lo penso ancora, e nel frattempo ho scoperto i miei libri di viaggio del cuore.
Ecco i miei preferiti.
- Un indovino mi disse, Tiziano Terzani. Un indovino avverte l’autore di non volare mai nel 1993, perché rischia di morire in un incidente aereo. Terzani dedicherà allora questo anno ad esplorare l’Asia con ogni mezzo, tranne che con l’aereo;
- Il giro del mondo in 80 giorni, Jules Verne. Semplicemente un classico. Le avventure di Phileas Fogg e del suo cameriere Passepartout, coinvolti nell’ambizioso quanto affascinante tentativo di circumnavigare il mondo in 80 giorni per scommessa;
- Sulla strada, Jack Kerouac. Da un classico all’altro. Il libro autobiografico di Kerouac, in viaggio con l’affascinante Dean Moriarty, non può mancare nello zaino di chi non è solo un turista, ma un vero viaggiatore;
- In Patagonia, Bruce Chatwin. Il diario del viaggio di Chatwin in questa terra tra Cile ed Argentina, un romanzo di scoperta e di ricerca delle proprie origini e radici, ricostruendo le avventure di un suo lontano antenato;
- Strade blu, William Least Heat Moon. Un’esperienza autobiografica in questo libro, che prende il nome dale Blue Highways, le strade meno frequentate della parte più interna e nascosta degli Stati Uniti. Quelle strade che l’autore decide di percorrere e di raccontarci;
- La polvere del Messico, Pino Cacucci. In questo romanzo, il Messico viene raccontato al lettore da chi lo conosce meglio: dalle persone che ne abitano le strade. Ed allora saranno gli autisti, gli indios o gli allevatori di galli da combattimento a farci scoprire questo paese pieno di vivaci contraddizioni;
- Quando viaggiare era un piacere, Evelyn Waugh. Si tratta di una raccolta dei libri e delle avventure di viaggio salienti dell’autrice, che spaziano da una crociera nel Mar Mediterraneo, fino alle sue esperienze in Etiopia, un paese che resta nel cuore anche del lettore;
- Sette anni in Tibet, La vera storia di Heirich Harrer. L’incredibile storia vera di Harrer, che dopo essere scappato da un campo di concentramento in Inghilterra andò a vivere in Tibet, paese estremamente remoto nei tempi del romanzo;
- Mangia prega ama, Elizabeth Gilbert. Non tutti gli affezionati lettori della Gilbert hanno apprezzato il remake cinematografico del libro, che tuttavia è una storia affascinante, che riguarda l’autrice stessa. Dopo il suo divorzio, Elizabeth Gilbert viaggiò infatti per un anno tra Bali, Italia ed India, e ne trae un libro a tratti divertente, a tratti introspettivo, ma mai noioso.
Articolo di Margherita Scaglione
Questo post mi era sfuggito … Mi permetto di aggiungere a questa lista (ghiotta 🙂 ) alcuni nomi. Tutti i capolavori del britannico Colin Thubron, “La strada interrotta” di Patrick Leigh Fermor e per gli amanti di Messico e Centro America “Inseguendo le ombre dei colibrì” di Zambon. Buona lettura a tutti