Lavorare e viaggiare: pro e contro del nomadismo digitale

Un articolo di Ilaria Cazziol e Marco Mignano

Se tre anni fa ci avessero detto che saremmo stati qui, non ci avremmo mai creduto.

Perché proprio 3, ti chiedi? Perché tre anni fa abbiamo fatto il grande passo: ci siamo licenziati da lavori che ci piacevano ma ci tarpavano le ali, siamo partiti per un viaggio solo andata, e abbiamo investito tutte le nostre forze per riuscire a diventare freelance e nomadi digitali.

Non male, eh?

Ecco, quindi, che ritorna la mia introduzione. Perché se tre anni fa ci avessero raccontato che ci saremmo riusciti, e che anzi ad oggi, tramite una delle nostre guide, avremmo addirittura aiutato gli altri a scoprire come fare lo stesso…no, davvero non ci avremmo mai creduto.

Eppure è così. E, come spesso capita, quando si raggiunge la sponda opposta del fiume ci si può voltare a guardare indietro e tirare le somme. Tirare le somme di uno stile di vita diverso, dove sicurezze e certezze non fanno parte dell’equazione; tracciare i pro e i contro delle nostre scelte e del nomadismo digitale come stile di vita. Ed è quello che vorremmo fare in questo articolo.

Ma aspetta, forse ti ho già perso e ti stai chiedendo una cosa abbastanza basilare: “chi è il nomade digitale?”

Immagino tu abbia già sentito questo termine, se stai leggendo quest’articolo, ma meglio partire dalle basi.

Non c’è una definizione unanime di nomade digitale, ma per fartela molto semplice, è una persona che ha la possibilità di lavorare da remoto o in autonomia, e approfitta di questa condizione per viaggiare come e quando vuole.

lavorare e viaggiare

Infatti lavorando tramite un computer o uno smartphone, viene rotto il famoso vincolo che obbliga la maggior parte delle persone alla cosiddetta “vita d’ufficio”.

D’altronde, perché andare in ufficio se posso fare lo stesso lavoro da casa o da una spiaggia in Thailandia?

Ma qui dobbiamo fare la prima distinzione: non è detto che nomadismo digitale significhi per forza viaggiare di continuo, senza mai fermarsi.

Noi abbiamo cominciato con il viaggiare a lungo termine, è vero; ma come quasi tutte le persone che conosciamo e che si sono conquistate questo stile di vita, dopo un po’ abbiamo sentito l’esigenza di fermarci. Rallentare.

Di goderci la cosa più bella del nomadismo digitale, quella che davvero ne definisce l’essenza: LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE. Di scegliere dove, come, quando lavorare.

Questo è il vero cambio di paradigma, il più grande e più essenziale vantaggio: un nomade digitale è una persona che si riappropria delle sue possibilità di scelta.

Certo, molti nomadi digitali scelgono di trasferirsi definitivamente perché ci sono tanti vantaggi a vivere in un Paese come, per esempio, la Thailandia. Non da ultima la possibilità di avere un buon tenore di vita, percependo uno stipendio europeo, visto il costo delle vita più basso. Ma non è certo l’unico modo!

Ti faccio un esempio pratico: al momento della stesura di questo articolo, ci troviamo in India. Il pasto medio al ristorante costa tra i 2 e i 3 euro, e un posto per dormire poco di più.

“Sì , certo, ma i costi del volo?”, ti chiederai. In realtà, grazie ai voli low cost spostarsi diventa assolutamente abbordabile, soprattutto se lo si fa fuori stagione. In particolare, i voli per l’India sono costati 400 euro andata e ritorno.

In questo modo viaggiare, viaggiare quando si vuole e come si vuole, diventa molto più che una vacanza: diventa uno stile di vita da cui si può scegliere di entrare e uscire liberamente, per settimane o mesi alla volta.

lavorare e viaggiare

Il concetto di base è che questo stile di vita ti dà una libertà mai vista prima. E questo è il primo, più importante PRO.

Una vera e proprio rivoluzione, che ti consente di trovare una qualità delle vita mille volte superiore.

Dimentica le ore preziose spese in trasporti per arrivare in ufficio, lo stress causato dall’utilizzo dei mezzi pubblici all’ora di punta.

Quante volte abbiamo fatto la tratta che da casa ci portava in ufficio con la testa schiacciata contro il vetro della metro, troppo carica di zombie che, come noi, si trascinavano al lavoro.

Ecco, ci siamo accorti che questa condizione crea dipendenza: è stata una ventata di libertà che ormai fa parte delle nostra vita, e non potremmo più tornare indietro.

Da zero a nomade digitale

Ma come si diventa nomade digitale? Immagino ormai ne sarai curioso.

Ovviamente devi avere (o crearti) delle competenze spendibili online, e che ti consentano di lavorare da remoto. I lavori possibili in questo senso sono tanti, tantissimi; anzi a dire la verità sono potenzialmente infiniti: chiunque può trovare un nuovo modo di rispondere a un vecchio bisogno, grazie al web!

Se attualmente ti senti di non avere nessuna competenza di questo tipo, non preoccuparti perché davvero, imparare oggi grazie al web è più facile che mai.

Noi stessi ci siamo reinventati decine di volte, nel processo: da programmatore a fotografo, da social media manager a copywriter, abbiamo utilizzato tutte le risorse che trovavamo per formarci e per trovare lavori come nomadi digitali, e ci siamo riusciti.

Fa paura, fa una paura matta lo so. E forse, questo è il primo, vero CONTRO del nomadismo digitale: che non è una strada facile. Non può esserlo, o la percorrerebbero tutti, non trovi?

La vita da nomade digitale: dietro il luccichio

Un vecchio detto recita “le cose più belle della vita non sono mai facili”. Ed è proprio vero. Sarei disonesta se ti dicessi che è tutto oro quel che luccica, soprattutto in questo contesto.

nomade digitale

La maggior parte delle persone credono di desiderare la libertà, ma poi non sono disposte a pagarne le conseguenze. Ed è quello che invece, se vuoi essere nomade digitale, devi imparare a fare.

Un ottimo esempio è la gestione del tempo.

Un mondo nuovo, per chi è abituato a lavorare in azienda: sei costretto per forza di cose a presentarti in ufficio ad un certo orario e a uscirne ad un’altro. Diciamo che dai un ritmo alle tue giornate, anche se non volontario.

Quando lavori in autonomia, invece, devi imparare per prima cosa a gestire il tuo tempo.

È molto facile distrarsi e ridurre tutto all’ultimo, perdendo totalmente la tua produttività.

È una cosa che non ci insegnano mai a fare: fin da bambini se ci pensi siamo indirizzati verso una modalità di gestione del tempo impostata da altri. E crescendo non migliora!

È un lavoro a sé stante, se vuoi: re-imparare a lavorare.

Noi con il tempo stiamo riuscendo ad alzarci presto e finire il nostri task il prima possibile, così da avere mezza giornata libera, ma non è facile!

Imparare a convivere con l’incertezza (anche economica)

Si dice che ci siano due certezze nella vita: la morte e le tasse, no? Be’, in realtà per i lavoratori dipendenti le certezze sono tre, perché ci si può aggiungere anche lo stipendio a fine mese.

Fare il salto da questa mentalità a quella del freelance o dell’imprenditore è una delle cose più difficili che ci siano. Sembra di guardare un baratro profondissimo, di cui non si riesca nemmeno a intravedere il fondo!

Così come sarai tu a gestire il tuo tempo, sarai tu a gestire i tuoi guadagni. Altra cosa che nessuno ci insegna abbastanza bene, nella vita.

Devi abituare il tuo cervello a vivere in una situazione dove l’incertezza è il pane della vita: economica, di luogo, di tempo, di ogni cosa.

La buona notizia? Che certezza e incertezza sono solo stati mentali. Nella vita capita in continuazione di trovarsi a fare i conti con cambiamenti imprevisti e, spesso, non tanto apprezzati.

Una delle cose che ho notato di più, in questi 3 anni, è la calma che ho imparato ad avere quando la terra trema sotto i piedi. E il fatto di rendermi conto che, nella maggior parte dei casi, alla fine il terremoto è più facile da affrontare quando arriva di quanto non fosse nella mia mente, mentre mi ci preparavo.

Alla fine, non hai più paura dei CONTRO

Eh sì, non è facile. Ci sono tante cose da imparare, da re-imparare. Da scoprire per la prima volta! E fa una paura matta.

Ma poi…poi succede qualcosa di magico.

Che una volta che fai quel primo passo, quel piccolo, grande gesto di coraggio fuori dalla tua comfort zone, qualcosa si muove.

lavorare e viaggiare

Cominci a vedere che le cose che ti fanno così paura sono tutte nella tua testa. Che il worst-case-scenario, che tu visualizzi nella mente con abbondanza di dettagli e particolari, in realtà non si verifica mai. E cominci ad avere fiducia in te stesso, nel caso, nella tua forza di volontà.

E quando questo succede, tutto diventa possibile.

Per cui, sai che ti dico? Che non esistono contro, a mio parere.

Se tre anni fa ci avessero detto che saremmo stati qui, non tanto ad essere nomadi digitali e viaggiatori, ma a credere nei nostri sogni e a lottare per realizzarli, non ci avremmo creduto.

E questo è il più bell’insegnamento che il nomadismo digitale e il viaggio a lungo termine ci potessero dare.

Articolo di Marco Mignano e Ilaria Cazziol – ViaggioSoloAndata.it


Risorse

Scarica il PDF gratuito sui migliori siti per trovare errori di prezzo (grazie ai quali scovare voli a prezzi bassissimi): https://www.zainoinviaggio.it/errori-di-prezzo-book/


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Redazione Zaino in Viaggio

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