In ogni viaggio torniamo bambini e l’anima torna a giocare

Il silenzio della neve e i passi che diventano incredibilmente morbidi.

Il buio che non scandisce più il tempo, ma che non infastidisce, perché è naturale. E il fiume che divide questo posto dalla città.

Un anno fa, poco prima di mezzanotte, ci trovavamo a Rovaniemi, in Lapponia. Uno dei viaggi più emozionanti che abbiamo vissuto.

Avevamo lasciato per qualche ora l’albergo in cui dormivamo per attraversare il ponte e ritrovarci in un luogo completamente innevato e isolato. Speravamo di vedere le luci dell’aurora boreale, abbandonando la luminosità della città, ma niente da fare.

In quei giorni le nuvole avevano deciso di fare sosta sopra di noi…

Ma non sapevamo che da lì a pochi minuti avremmo visto qualcosa di stupendo.

Dopo una lunga camminata, di fronte a noi si materializza un’immagine davvero meravigliosa.

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Tre abeti vicini, illuminati (mancavano pochi giorni al Natale), circondati solo da neve.

Questa foto non rende l’idea dell’atmosfera che c’era in quel luogo, ma vi possiamo assicurare che è stato quasi surreale.

Immaginate un silenzio assordante. Uno di quei silenzi pieni, senza sbavature. Di tanto in tanto si sentiva solo il rumore del ghiaccio presente nel fiume.

Immaginate una distesa di neve e un posto totalmente fuori dal mondo, senza case e senza persone attorno.

Non è l’aurora boreale e non è di certo un panorama da lasciare senza fiato, ma quel momento, per noi, resterà indimenticabile. Sarà stata la sorpresa, o forse altro, ma siamo rimasti lì oltre un’ora – nonostante i – 18 gradi e il vento – ad ammirare e ad assaporare quella vista.

Questo è stato uno di quei momenti in cui il tempo, gli orologi, le lancette e qualsiasi altra misura, sembrano non esistere più. Un momento in cui si abbandona ogni pensiero e si dice alla propria anima che “va bene, adesso puoi tornare bambina e stupirti tantissimo, senza pensare al giudizio di nessuno“.

Ecco, ogni viaggio è in grado di regalare, in un attimo inaspettato, queste stesse sensazioni.

Ogni viaggio è in grado di aiutarci a rallentare. Rallentare per poi tornare a crescere, rallentare per tagliare e buttare ciò che è secco, rallentare per ricordarci che siamo qui e che qualcuno non c’è più, ma forse doveva andare così.

Rallentare per ritrovare il nostro passo, smettendo di seguire quello di qualcun altro, per riappropriarci del tempo e dell’intensità.

Ogni viaggio, all’improvviso, può rivelarsi una fonte di momenti che agli altri possono sembrare banali e scontati, ma che in realtà per noi diventano quasi una rivelazione.

Non sappiamo spiegarlo, è complicato da descrivere, ma ogni partenza, ogni biglietto aereo, ogni viaggio on the road, ogni trekking, nasconde la possibilità di ritrovarsi da un momento all’altro in un attimo che sembra fuori dal tempo e dallo spazio.

Le parole per raccontare ciò che accade non esistono o forse semplicemente non rendono giustizia.

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Ci sono istanti che valgono un viaggio intero. Pochi minuti o poche ore, che però si rivelano una tappa decisiva della nostra vita, permettendoci di cambiare, in qualche modo.

Si viaggia anche per questo.

E chi ama viaggiare (soprattutto chi ama farlo spesso) sa che c’è una domanda sempre dietro l’angolo.

Ma perché sei sempre in giro? Non dovresti pensare a (e qui si apre una lunga lista di presunti doveri e obblighi sempre imposti da qualcun altro)…?

E sì, ti verrebbe voglia di rispondere con un’altra serie di domande:

Perché non dovrei pensare a viaggiare?

Perché non dovrei pensare al prossimo viaggio?

Perché non dovrei sognare quella meta che voglio raggiungere da quando ho 16 anni?

Se ho la voglia di viaggiare e scoprire tatuata sul cuore e sulla mente, perché dovrei far finta di nulla?

Questa voglia, questo desiderio costante di non fermarsi al posto in cui siamo, ma di voler vedere sempre qualcosa di diverso, per crescere come persona, per diventare migliore, per prendere consapevolezza di cosa significa poter viaggiare e muoversi liberamente, è qualcosa di eccezionale.

Qualcosa che deve essere protetto e custodito con cura.

Viaggiamo per vivere momenti indimenticabili, qualcosa che può portarci in un posto al sicuro quando arrivano i giorni “no”, qualcosa che ci permette di accarezzare i periodi complicati, perché viaggio significa forza ed energia e può solo farci bene accumulare questi due ingredienti.

Per questo la testa, spesso, è là.

Al prossimo viaggio, alla prossima meta, a quella destinazione dei sogni, a quel biglietto aereo da prendere subito, a quello zaino che va riempito di curiosità e di voglia di stupirsi.

Senza cercare motivi filosofici e troppo costruiti.

Tornare bambini e permettere all’anima di meravigliarsi sono due pilastri di ogni viaggio ed è bellissimo sapere che ogni esperienza può custodire qualcosa di magico e inaspettato.

...E se fate parte di quel gruppo di persone che troppe volte si sentono chiedere “ma perché viaggiare è una delle tue priorità?” forse vi ritroverete in queste parole.

Buon viaggio, viaggiatori!

 


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Redazione Zaino in Viaggio

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