Lasciare andare i pensieri, allentare la presa sui problemi, ritornare a respirare, con calma, dimenticarsi dell’orologio al polso e immergersi totalmente nella natura, con il sole come compagno e il profumo dell’erba come “rumore” di sottofondo: passeggiare in un parco può regalare delle sensazioni incredibili.
E la nostra penisola offre una serie di luoghi meravigliosi da questo punto di vista.
Una regione ricca di parchi e riserve naturali è proprio l’Emilia Romagna. Una regione che offre a ogni viaggiatore l’occasione di ammirare un panorama incantevole ed essere avvolto dal profumo e dai colori vibranti tipici primaverili.
L’Emilia Romagna è conosciuta non solo in Italia, ma in anche in tutto il mondo, per la sua gastronomia e per l’arte. Molti viaggiatori, però, non sapranno che in questa regione, che si distende tra l’Adriatico e l’Appennino, sono presenti anche alcuni dei più straordinari ecosistemi di tutta Europa. Il territorio dell’Emilia Romagna, infatti, è costituito da ben due parchi nazionali, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e quello dell’Appenino Toscano-Emiliano, quattordici parchi regionali ed oltre quindici riserve naturali.
In questo articolo andremo proprio a parlarvi di alcuni dei parchi dell’Emilia Romagna che, se siete amanti delle passeggiate e della natura, non potrete fare a meno di visitare.
Parco dei laghi
Il Parco dei Laghi, così viene abbreviato il Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone, si trova nella parte centrale dell’Appennino Bolognese. I due laghi che questo parco ospita sono di origine artificiale e rappresentano il cuore del parco. Sulle acque del lago di Suviana e su quelle del lago di Brasimone, i visitatori più appassionati di sport acquatici possono praticare il windsurf ed il canottaggio: due sport che attirano ogni anno con l’inizio della bella stagione numerosi turisti e sportivi.
Tutta intorno ai due laghi, si trova una ricca vegetazione di boschi formati da querce, faggeti e conifere, ma ospita anche diversi animali selvatici come il daino, il cinghiale ed il capriolo, che si possono incontrare durante tutta la visita del parco. Immersi in questi boschi, i viaggiatori hanno la possibilità di scegliere diversi itinerari in cui avventurarsi salendo su una mountain bike o praticando del trekking, proprio grazie alla varietà del terreno che caratterizza il parco. I visitatori non percorrono solo tutta la flora presente, ma anche alcuni percorsi storici del territorio, come alcuni resti del periodo medievale.
Parco dei Sassi di Roccamalatina
Il Parco dei Sassi di Roccamalatina è situato all’interno del comune di Guiglia, nel modenese, e occupa circa 2.300 ettari di terreno, circondato prevalentemente da un paesaggio collinare e da campi coltivati. I “Sassi” che ospita questo parco sono delle vette di arenaria, una tipologia di roccia composta da granuli simili a quelli della sabbia, che hanno subito nel corso del tempo un’erosione selettiva e che oggi sono le zone dove rapaci, come il picchio ed il falco pellegrino, costruiscono i loro nidi sulle pareti rocciose.
Questo parco fatto di montagna, collina e boschi ospita una vegetazione variegata, come i faggi, i pioppi, i castagni, il mirtillo e durante i periodi di fioritura anche le orchidee, i gigli ed i garofani selvatici. Il Parco dei Sassi di Roccamalatina ospita anche diversi animali, come lo scoiattolo, l’arvicola rossastra ed il ghiro. Questo luogo può essere visitato in ogni periodo dell’anno, ma le stagioni migliori sono la primavera e l’autunno, quando il parco si colora, offrendo ai suoi visitatori uno spettacolo davvero mozzafiato. Qui, sono anche presenti alcuni borghi medievali, torri ed il museo del Borlengo. Inoltre, i più appassionati di escursioni, possono scegliere tra diversi itinerari e visite guidate al parco, tra le più lunghe e difficoltose e quelle più semplici e brevi, da poter percorrere a piedi, a cavallo o in bici.
Parco regionale dei Boschi di Carrega
Il Parco dei Boschi di Carrega fu il primo parco ad essere aperto nella regione dell’Emilia Romagna e fu istituito precisamente nel 1982 in tutela del bosco pedecollinare, vale a dire ai piedi di una collina. Il parco, situato sui terrazzi fluviali del fiume Taro e il torrente Baganza, si trova a pochi chilometri di distanza da Parma e si caratterizza per i suoi boschi, prati, siepi e numerosi laghetti di origine artificiale. La storia di questo parco risale a diversi secoli fa, quando nell’epoca medievale le foreste del parco, appartenente alle famiglie nobili della zona, erano destinate alla caccia degli animali come caprioli, cinghiali, lepri, volpi, faine e donnole presenti ancora oggi, ma anche come aree di villeggiatura e svago.
Anche qui, i più sportivi possono avventurarsi nel bosco scegliendo fra ben dieci tipologie di escursioni da poter affrontare a piedi e due in bicicletta. Ma non solo, poiché il parco ospita diversi luoghi d’interesse che potrete visitare come il faggio secolare, la Pieve romanica di Talignano, il prato Terra Rossa, il lago della Svizzera ed anche un programma di educazione ambientale dedicato alle scuole.
Parco dell’Abbazia di Monteveglio
Il parco venne aperto nel 1995 e si estende per circa 900 ettari sulle colline vicine di Monteveglio, all’interno della Valle del Samoggia.
Anche il Parco dell’Abbazia di Monteveglio ha un paesaggio vario, fatto di boschi, colture agricole, colline e valli, che sono intervallate da numerosi massi rocciosi che si sono andati creando nel corso del tempo e che rappresentano i nascondigli perfetti per la fauna.
Il verde di questo parco è formato da folti boschi, numerose piante da frutto e suoli coltivati. Nella zona di Rio Ramato, il visitatore può godere, in primavera, dello spettacolo della fioritura dei bucaneve e delle orchidee.
Il parco, però, non è solo ricco di vegetazione, ma anche di molti siti storici, tra cui, ovviamente, è presente l’abbazia di Santa Maria nella parte più alta del borgo, il castello ed antichi palazzi signorili. Inoltre, è anche possibile visitare la torre trecentesca del castello che racconta alcune tormentate storie accadute a Monteveglio, che nel Medioevo acquisì molta importanza. Il castello è un luogo molto visitato poiché conosciuto per aver resistito all’assedio dell’imperatore Enrico IV. Un luogo suggestivo, ricco di storia, natura e opere dell’uomo.
Parco storico di Monte Sole
Il parco di Monte Sole si estende per 6.300 ettari su tre diversi comuni: quello di Marzabotto, di Monzuno e di Grizzana Morandi. Questa area è molto conosciuta per i tristi eventi della storia che qui presero luogo i giorni 29 settembre e 5 ottobre del 1944, il terribile sterminio di centinaia e centinaia di partigiani della Brigata Partigiana Stella Rossa messo in atto dalle forze naziste di quel periodo. Questo territorio fatto di pace e natura fece da sfondo all’uccisione di ben 770 persone, la maggior parte delle quali donne e bambini, che vennero ritenute le sostenitrici dei partigiani di questa zona.
Il Parco storico del Monte Sole fu aperto al pubblico proprio per ricordare alle generazioni future gli eventi brutali e gli stermini che avvennero proprio su questa vallata, così da far rivivere questi luoghi e non lasciarli abbandonati con i fatti che li segnarono. A proposito di ciò, nel parco, scegliendo il percorso “Memoriale”, è possibile percorrere le tappe del massacro sino ad arrivare alla cima del Monte Sole, dov’è stata posta una stele per ricordare i partigiani che furono uccisi per mano dei nazisti nella guerra di Liberazione.
Questo percorso, che ripercorre un importante avvenimento avvenuto nella storia italiana, è sicuramente ciò che attira maggiormente i visitatori a questo parco, ma non solo.
Parco delle Foreste Casentinesi
Il Parco delle Foreste Casentinesi prende vita sull’appennino tosco-romagnolo, estendendosi per 36.426 ettari, di cui una metà si trova sul lato della Romagna e tocca il territorio delle città di Forlì, Cesena, Arezzo e Firenze. Il cuore del parco è appunto la foresta, che ospita numerose tipologie di piante come l’acero campestre, i castagni, il carpino bianco e nero, i tigli, gli abeti e tanti altri. Questo parco non è solo ricco di una vegetazione di diverso tipo, ma rappresenta anche un importante patrimonio per la quantità e la tipologia di animali che ospita. Qui potrete incontrare il lupo, il cervo, il capriolo, lo scoiattolo, il ghiro, la puzzola, il tasso, la volpe. Ciò che rende unico questo luogo, però, sono anche tutte le architetture storiche che lo rendono un autentico “pozzo di storia”. Nel Parco delle Foreste Casentinesi si può, infatti, visitare la Basilica di Santa Maria Assunta in stile romanico, la Pieve di San Martino in Alpe, il Molino, Palazzo Giorgi, il Giardino Botanico di Valbonella e il lago di Ponte.
Ma non è finita qui, perché all’interno del parco si trova anche la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, istituita nel 1959 e fu la prima riserva presente sul territorio italiano e nella quale possono essere praticate solo la sorveglianza del parco e studi scientifici.
E se avete dei luoghi e dei parchi di questa meravigliosa regione, da segnalarci, lasciateci un commento! Siamo molto curiosi!
Buona passeggiata, amici viaggiatori!
Qui potete trovare anche un’ottima guida!
Articolo di Arianna Bagnoli
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