Morimondo: il borgo medievale a pochi passi da Milano

Il suolo italiano vanta numerosi borghi di inestimabile fascino e che vengono invidiati da ogni nazione. Questi piccoli paesini, dove abitano poco più di 1.000 persone, rappresentano una vera e propria “chicca”, lontani dal frastuono ed il cemento della città.

I borghi riescono a raccontare secoli di storia, essendo rimasti intatti e intoccati dai palazzi dell’epoca moderna e riescono sempre ad affascinare tutti coloro che li visitano. Questi luoghi sono delle reali oasi di silenzio, in cui sembra che tutto il mondo si sia fermato per un attimo. In quante occasioni vi è venuta voglia di una passeggiata lontano dalla città e non sapete mai dove andare o cosa fare? La visita a uno di questi borghi potrebbe essere la scelta ideale per trascorrere una giornata davvero unica.

Morimondo
Un paradiso vicino a Milano

Morimondo è uno di questi. Il piccolo borgo di Morimondo è abitato da poco più di 1140 abitanti ed è situato vicino alla caotica città di Milano, all’incirca a trenta chilometri di distanza. Questo piccolo borgo italiano non ha avuto sempre questo nome. Infatti, fino al 1871 portava il nome di Coronate, che oggi è invece una frazione separata e che si trova più verso nord.

Morimondo si trova proprio sulla sponda sinistra del fiume Ticino ed è accolto da un paesaggio ricco di vegetazione, tra cui compaiono salici, pioppi e robinie e contornato da piccole collinette dove sono presenti anche numerose piantagioni. La natura circostante rende questo luogo un’oasi verde proprio vicino al luogo più sviluppato d’Italia sul piano industriale.

Morimondo visto dall'alto
Una storia particolare

Il borgo di Morimondo risale a secoli fa, precisamente alla sua fondazione avvenuta nel 1134 e la sua storia è strettamente connessa con quella dell’abbazia del borgo e dai monaci che facevano parte dell’ordine dei Cistercensi, i quali abitavano in questo luogo. Fu proprio grazie a questi primi monaci arrivati su questo terreno e provenienti dall’abbazia di Morimondo, nei pressi di Digione, ai quali si deve la fondazione del borgo. Poco alla volta, infatti, i monaci bonificarono il territorio vicino al Ticino e iniziarono a costruire dei sistemi di irrigazione in modo da poter rendere fertile il terreno e poter così iniziare a coltivare impiegando la “marcite”, una tecnica molto semplice impiegata sulla Pianura Padana e che utilizza acqua dolce proveniente da sorgenti naturali. Il nome racconta proprio l’origine di questo borgo, infatti molti affermano che derivi dal francese “moire mont” ,vale a dire “monte nella palude”, proprio perché nasce su di un rilievo tra le zone paludose.

Dopo aver coltivato il terreno, nel 1182 i monaci iniziarono a costruire la prima chiesa, con la quale il territorio raggiunse la sua massima espansione di 24 chilometri tra chiesa e campi coltivati sino al XIV secolo. Con l’avvento napoleonico, però, venne distrutta, facendo così perdere un grande patrimonio culturale, ma che venne negli anni seguenti ricostruito. Originariamente, il comune di Morimondo era molto piccolo, ma con la venuta di Napoleone vennero aggiunte al territorio anche Ticinello, Basiano e Caselle, che però venne sostituita dagli austriaci con l’annessione di Fallavecchia. Il territorio rimase così diviso sino all’unità d’Italia quando, Coronate raggiunse i 1596 abitanti e il 12 marzo del 1871 venne cambiato il nome in Morimondo, lo stesso nome dell’abbazia che venne riconosciuta come elemento di fondamentale importanza culturale per il territorio.

Infatti, proprio in questo borgo è presente l’abbazia francese di Santa Maria di Morimond, che nel 1450 venne trasformata in commenda dal Vescovo di Milano, ma riportata a monastero da Giovanni de’ Medici quarant’anni dopo secondo la regola di San Benedetto.

borgo di Morimondo
Un luogo turistico

Morimondo è un borgo ricco di cose da visitare ed ogni fine settimana attrae numerosi viaggiatori. Il borgo è perfetto per essere visitato in ogni periodo dell’anno, sia durante le feste natalizie per ammirare l’esposizione del presepe di Morimondo ed assistere a concerti e mostre allestiti all’interno della chiesa, oggi sconsacrata, sia con l’arrivo delle belle giornate, essendo il luogo ideale per il trekking e un giro in bicicletta. Il borgo è, infatti, fornito di alcune piste, essendo un luogo molto frequentato dal cicloturismo, come quella che collega Bereguardo a Milano ed un’altra del sentiero delle Cinque Chiese tra Besate e Morimondo.

Se, al contrario, non siete sportivi, potete scegliere di fare una piacevole passeggiata al Parco Regionale della Valle del Ticino o un giro in barca sul Naviglio.

Per le brutte giornate, invece, potete visitare il museo dell’abbazia, con il suo chiosco, le sale dove i monaci lavoravano e la sala capitolare, ma anche il museo di Angelo Comolli che abitò e comprò nel 1917 l’abbazia. Morimondo è conosciuta, non solo per la sua storia ed il suo verde, ma anche per il latte che viene prodotto nelle fattorie del borgo e che viene oggi impiegato per produrre formaggi come gorgonzola e stracchino, tanto che nel mese di aprile qui viene celebrata la “Festa del Latte”. Questo, però, non è l’unico prodotto che viene lavorato, ma anche la birra con i cereali che vengono coltivati nei campi, salumi da gustare nelle trattorie del luogo come salame, cotechino o prosciutto cotto e crudo e un bel piatto di polenta.

vicolo di Morimondo

Come abbiamo detto, durante tutto l’anno a Morimondo vengono organizzate numerose manifestazioni, concerti e mostre, un esempio è la “Trecentesca” che prende luogo nel mese di maggio dove il borgo sembra tornare indietro nel tempo, durante il periodo del Medioevo. D’estate, poi, c’è il “Cinema in Cascina”, dove all’interno di una cascina del posto vengono proiettati diversi film, secondo una programmazione. Infine, nel mese di settembre prende luogo la “Festa del Forno Antico e del pane” che risale a quando le donne portavano il pane a cuocere nel forno del borgo e in questa occasione si ricrea l’atmosfera conviviale di quel periodo in cui si mangia e viene cotto il pane, che sprigiona il profumo per tutto il paese.

Come arrivare?

Per raggiungere Morimondo basterà imboccare la strada SS 526 che collega Abbiategrasso e Magenta con Pavia ed è possibile anche percorrere strade di campagna, molto più panoramiche e meno trafficate, ma ricche di curve. Per i più temerari in sella ad una bici da Abbiategrasso basterà seguire il Naviglio di Bereguardo e da Rosate attraversando il Naviglio alla Cascina Conca.

Ora non vi resta che visitarlo 😉

Articolo di Arianna Bagnoli


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