Messico: Tra Meraviglie Naturali E Bellezze Architettoniche

La prima immagine che credo venga in mente a tutti quelli che pensano al Messico è questa:

Messico

Tuttavia il Messico è molto di più. Il Messico è un connubio perfetto tra la terra e l’uomo. Il loro incontro dà vita a panorami e scorci straordinari.

Prima dell’arrivo dei conquistadores spagnoli, era abitato dai Maya lungo tutto l’attuale sud-est messicano, Guatemala e Belize, oltre a parte dell’Honduras e El Salvador. A Nord ci sono molte pianure, tra le quali la Penisola dello Yucatán, composta dagli stati di Yucatán, Campeche e Quintana Roo, oltre a parte del Belize e del Guatemala.

Nei miei viaggi ho avuto la fortuna di visitare due volte lo Yucatán ed è per questo che voglio parlartene. Conosciuta anche come Riviera Maya, la Penisola dello Yucatán era una delle regioni più prospere dell’impero Maya ed ospita meraviglie naturali e bellezze architettoniche uniche al mondo.

Scopriamo insieme le più famose!

La natura yucateca

I Cenotes

Ciò che è più degno di nota nella natura messicana è sopra ogni cosa il Cenote, dalla lingua maya náhuatl “tzonoot” e pronunciato “senote”. Originariamente per i Maya era un pozzo sacro, poiché unica fonte di acqua dolce. Intorno i Cenotes venivano costruiti i villaggi, ma tanto erano straordinari che credevano vi si entrasse in contatto con le divinità e che fosse una via per l’aldilà. Si narra che molti sacrifici venivano eseguiti tra queste acque: gli sventurati venivano lasciati affogare, mentre si abbandonavano gioielli ed oggetti preziosi, per rendere omaggio agli dei.

cenote

In realtà, i Cenotes appaiono come grotte collassate o gigantesche piscine naturali. Immerse nelle foreste pluviali, alcune sono all’aria aperta ed altre sotto terra, arrivando ad una profondità di 20-30 metri! L’ecosistema che creano è stupefacente. La flora splendente si avvolge alla roccia calcarea bianca e brillante e sprofondano insieme nella terra e nell’acqua cristallina.

Cosa fare nei Cenotes?

Le temperature dell’acqua non sono caraibiche, ma vi si può nuotare! Piccoli pesci gatto possono farti compagnia mentre tra le rocce sopra alla testa si vedono uccelli e pipistrelli che dormono tranquilli. Ci sono degli scalini di legno che facilitano l’immersione, ma alcune temerarie si tuffano anche in bikini! Altri freddolosi, come me, preferiscono indossare la muta. Lo snorkeling e le immersioni sono all’ordine del giorno e lo spettacolo è garantito!

Nella maggior parte di Cenotes puoi noleggiare tutto il necessario: maschera, boccaglio, muta, giubbetto di salvataggio, e verrà fornito anche un servizio fotografico. Io consiglio di comprarlo, perché non avrete modo di farvi foto mentre entrate, uscite o nuotate!

Nei Cenotes all’aperto si nuota alla luce del giorno, ma in quelli sotto il livello della terra… si nuota al buio! Non preoccuparti, ti daranno una torcia e potrai aiutarti con delle corde posizionate lungo i percorsi! La magia indimenticabile è il nuotare tra stalattiti e stalagmiti illuminate dai raggi del sole, creando un’atmosfera tutta azzurra!

Qui una top 7 di Cenotes:

  1. il Cenote Ik Kil
  2. il Cenote Cristallino
  3. il Gran Cenote
  4. il Cenote X’keken
  5. il Cenote Dos Ojos
  6. il Cenote Azul
  7. il Cenote Chac Mool

Sono uno più bello dell’altro ed è stata dura scegliere quali consigliarvi! Per mia esperienza personale, consiglio vivamente il Cenote Chaak Tun. Aperto da poco e ancora sconosciuto, è a pochi km dal paese di Playa del Carmen e molto ben organizzato e curato. Lo staff parla spagnolo, inglese e anche un po’ di italiano! Sono molto simpatici, ma anche attenti e scrupolosi e, quando si formano dei piccoli gruppi, ti conducono anche in piccole nicchie nascoste e stupefacenti! Abél è stata una guida fenomenale!

Informazioni generali:

  • Apertura dei Cenotes 10-17
  • Prezzi 30-100€ (per le attività più complete)

I lasciti della civiltà Maya

Le bellezze architettoniche

Alla natura per lo più ancora incontaminata, si affiancano resti architettonici Maya mozzafiato. I parchi archeologici nello Yucatán sono effettivamente tra i più visitati al mondo.

Qui una guida rapida per conoscere i principali!

Chichén Itzá

Chichén Itzá è il più famoso e più conosciuto. Qui potrai vedere l’imponente piramide di Kukulkán o El Castillo, emblema di tutto il Messico. Per godere del suo massimo splendore architettonico, devi visitarlo nei giorni dell’equinozio di primavera o d’autunno. Perché? In queste date la luce del sole bacia la piramide e con un gioco di ombre compare un serpente che scende i gradini. Sorprendente è anche il campo del Juego de la Pelota, il calcio maya. Giocavano in un campo rettangolare con pareti altissime sulle quali fissavano dei cerchi di pietra. Con colpi di fianchi la palla doveva passare attraverso questi cerchi e l’uso delle mani era proibito. La cosa bizzarra è che chi vinceva veniva sacrificato agli dei. Un grande onore per i calciatori perché veniva loro assicurato un posto in paradiso!

Tulum

tulum

In termini di scenografia naturale, Tulum è dei più meravigliosi, che in lingua maya “Tulum” significa “difesa, muraglia”. In passato aveva mura e torri, ma funzionava anche come porto commerciale. Posto su un promontorio che si affaccia sull’Oceano, è conosciutissima grazie al tempio El Castillo che domina tutta l’area archeologica di 664 ettari. Tutti gli edifici erano in pietra bianca e dipinti e l’interno del Templo de los Frescos lo dimostra. Oltre al magnifico paesaggio costiero, quello che stupisce è la costante presenza di iguane, ottime fotomodelle! Sono ovunque! È possibile anche fare il bagno nella spiaggia sottostante ma, attenzione alle uova di tartaruga e alle alghe!

Kobá

Il parco di Kobá è vastissimo e per questo hanno attrezzato bici da noleggiare e trasporto in risciò. Lo si può visitare anche a piedi, ma, il caldo prima o poi avrà la meglio e i 4 km totali da percorrere inizieranno a pesare! Per questo ti consiglio di visitarlo prima dell’ora di pranzo. L’unicità di Kobá è concentrata nella piramide di 42 metri di Nohoch Mul, la più alta di tutta la Penisola. Vi si può ancora salire, come una volta si poteva fare a Chichén Itzá, con l’aiuto di una corda e, una volta in cima, la giungla sarà ai vostri piedi.

Palenque

A detta di tutti questo è uno dei siti Maya più belli di tutto il Messico. Censita come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ci sono templi, palazzi, piramidi, tombe e piscine naturali immerse nella giungla, ma è visibile solamente per il 5%, il restate 95% è ancora nascosto! Il  Tempio delle Iscrizioni è il più maestoso: una grande piramide addossata al bosco, mentre il Tempio del Sole è straordinariamente decorato.

Allora, prenoti anche tu un volo per il Messico l’anno prossimo?

 

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Articolo di Donatella D’Anniballe

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Redazione Zaino in Viaggio

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